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Some myths about Etna from Pindar to pseudo-Virgil

Louisa Laj

Master d’Antiquité Méditerranéenne
Ecole Pratique des Hautes Études
Université Sorbonne, Paris, France

Etna and Vesuvius are the two volcanoes that were best known in Antiquity. During the Roman Republic and Empire, it explains itself by the proximity of the two volcanoes. As for the Greek Antiquity, it seems to be mostly because of the fascination for the important activity of the volcanoes. Etna is described in various literary contexts and it shows the curiosity of the Ancients for its geological activity.

I will firstly try to expose the vocabulary used to describe Etna and its activity: there is no word meaning volcano neither in Ancient Greek nor in Latin. The specificity of it is therefore expressed through metaphors, stock phrases, and a very significant will to insist on its amazing characteristics.

I will then present the way Etna is referred to in Homer epics and how Vergil re-uses this reference but also changes the vision that they were conveying. Though Mount Etna in the Odyssey is mostly associated with danger and with the unknown, it becomes a liveable place in the Aeneid.

Finally, I will try to summarise one of the most important surviving text we have about Etna : Aetna, a scientific Latin poem written between 55 b.C and 79 a.C., whose genesis is as mysterious as the object that it describes.
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L’Etna e il Vesuvio sono i due vulcani che sono stati meglio conosciuti dagli Antichi. Durante l’epoca della repubblica romana e poi dell’Imperio, si spiega dalla prossimità dei due vulcani da Roma. Per quanto riguarda l’Antichità greca, sembra che sia dovuto soprattutto al fascino per l’importante attività dei vulcani. L’Etna e dipinto in contesti letterari vari, che dimostrano la curiosità degli Antichi per la sua attività geologica.

Proverò prima di analizzare il vocabolario con il quale l’Etna e descritto : non c’è una parola che significa « vulcano » ne in Greco ne in latino. La specificità dell’Etna si esprime dunque via metafore, espressione, e una volontà molto sensibile di insistere sulle caratteristiche del vulcano.

In seguito presenterò la maniera con la quale l’Etna si inserisce nell’epica di Omero e come il tema sia stato ripreso da Vergilio, che tuttavia cambia la visione che gli era attaccata. Mentre nell’Odissea l’Etna è associato al pericolo e al sconosciuto, diventa un posto dove si può vivere nell’Eneide.

Per concludere, riassumerò uno dei più importanti testi che ci sia rimasto a proposito dell’Etna : Aetna, un poema latino scientifico che è stato scritto fra 55 b.C. e 79 d.C.. La sua composizione e il suo autore sono misteriosi quasi come l’oggetto del poema.